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La battaglia di Anghiari

Il soggetto del laboratorio è costituito dai disegni di Leonardo da Vinci preparatori alla celebre “Battaglia di Anghiari”, esposti alle Galleria dell’Accademia di Venezia. Un’occasione per attualizzare il tema della battaglia, perennemente presente nella storia dell’uomo dall’origine fino ai nostri giorni, e per riscoprire le radici della sua rappresentazione in epoca moderna, con espressioni fisiche, corporee e dinamiche, ancor oggi vivissima e presente nelle odierne restituzioni visive, audiovisive e sonore offerte dall’industria dell’intrattenimento.

Schizzi e progetto del suono

Furiosa. Leonardo rappresenta la battaglia come lo scatenarsi di una calamità, violenta e incontrastata. Le mischie, caratterizzate dalla contemporaneità di molte azioni, nessuna in primo piano, offrono l’immagine dello scontro e dell’impatto travolgente; I volti esprimono il sentire rabbioso dei guerrieri, che fa scatenare la forza impetuosa che non conosce ostacoli.

 

Muscolare. i movimenti dei cavalli, le torsioni dei busti, la complessa articolazione dei corpi esprimono le opposte forze in azione e lo svolgersi dinamico degli eventi.

Corsa di cavalli

Lo schizzo rappresenta un gruppo di cavalli in corsa.

 

E’ stato animato in modo tale da suggerire la progressione e l’accelerazione con cui il gruppo di cavalli in corsa va formandosi.

 

Il suono interpreta questa indicazione utilizzando la tecnica compositiva dell’accumulazione: ad un suono di zoccoli, che rappresenta la corsa di un cavallo, segue un altro, ed un altro ancora, secondo un processo di progressiva stratificazione non ordinata e lineare, ma piuttosto libera e tendenzialmente esponenziale.

Corsa del cavaliere

Lo schizzo rappresenta un cavaliere su un cavallo in corsa.

 

L’immagine è stata elaborata e resa “pulsante”, in modo tale suggerire la fisicità della corsa, sia per l’uomo, sia per il cavallo.

 

La composizione di suoni interpreta l’indicazione utilizzando la tecnica figura sfondo, in rapporto di contrasto: mentre ascoltiamo in lontananza la massa di cavalli in corsa - lo sfondo - in primo piano, come se fossimo quindi vicinissimi ai nostri soggetti, cavallo e cavaliere, ne ascoltiamo i suoni  del corpo, che ne esprimono la fatica: respiri affannosi, sbuffi, nitriti.

Mischia

Duello e combattimento

Lo schizzo rappresenta li duello tra due cavalieri oramai a terra, che combattono con le mazze, e il duello tra due cavalieri che si sfidano a cavallo, cercando di disarcionarsi a vicenda: lo schizzo fissa i soggetti nell’atto di sferzare il colpo, e possiede dunque una sorta di energia congelata.

 

L’animazione libera questa energia e svolge la vicenda nel tempo, focalizzandosi ora su un soggetto, ora su un altro.

 

La composizione esprime la vicenda nella forma del racconto sonoro, restituendo la dinamicità, il contrasto e la ricchezza di azioni contenuta nello schizzo.

Due sono gli schizzi utilizzati per l’ultimo tema: la mischia di cavalli e cavalieri in combattimento, il primo piano dei volti dei generali.

L’animazione pone in netto contrasto l’immagine della massa, in secondo piano, con il volto del cavaliere, in primissimo piano, la cui espressione esprime rabbia, forza e disperazione. 

 

La composizione sonora restituisce lo stato emotivo del soggetto; sceglie il suono delle grida per esprimere la condizione interiore del generale e lo compone con il suono della mischia, adottando la tecnica figura-sfondo, usata per l’animazione.

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